Nel digital marketing, acronimi come SEO, SEA e SEM sono utilizzati spesso ma non sempre nel modo corretto. Ma cosa significano e quali sono le differenze?
Gli acronimi aiutano a semplificare ma, a volte, essendo molto simili tra loro, rischiano di generare confusione, soprattutto per chi non è molto esperto in materia.
Per chi lavora nel digital marketing sigle come SEO, SEA e SEM costituiscono l’ABC, ma è importante chiarire definizione e perimetri d’azione di ognuna, sia per sradicare pregiudizi e luoghi comuni, sia per fornire a chi è inesperto del settore le informazioni di cui ha bisogno.
Partiamo parlando di SERP.
Sì, aggiungiamo un altro acronimo non per confondere le idee, ma per contestualizzare l’ambiente nel quale operano tanto la SEO, quanto SEA e SEM.
La SERP, infatti, è la Search Engine Result Page, ovvero la pagina che ci restituisce un motore di ricerca quando lo interroghiamo.
Stiamo cercando “agenzia di comunicazione” o “come avere visibilità sul web”?
Dopo aver digitato (o pronunciato) quella query di ricerca, Google, ma anche gli altri motori di ricerca, fornisce una lista ordinata di risultati.
In alto, ci sono quelli sponsorizzati (a pagamento) e sotto quelli che, secondo gli algoritmi, sono più pertinenti con la ricerca effettuata.
Negli ultimi anni i motori di ricerca, e soprattutto Google, sono in continua evoluzione tanto che per alcune ricerche compaiono già le risposte, dei box con le info su come raggiungere una destinazione e tante altre informazioni utili per l’utente.
Ecco, semplificando (ma neanche tanto), la SEO, la SEA e la SEM sono le attività che si occupano, ciascuna nel suo ambito, di migliorare la posizione del sito sul motore di ricerca.
Investire su SEO, SEA e SEM, quindi, genera più traffico sul proprio sito, portandolo nelle prime posizioni della SERP.
Ora, dopo questa premessa, possiamo approfondire cosa significa SEO, SEA e SEM.
Cosa significa SEO
Search Engine Optimization, è tra le tre l’attività più nota e quella più oggetto di travisamenti e banalizzazioni.
La SEO, infatti, non è l’inserimento ripetuto di un certo numero di parole chiave all’interno di un testo, ma è un insieme di tante attività volte a migliorare il posizionamento di un pagina (non di un sito) su un motore di ricerca.
Si distingue innanzitutto tra SEO off-page e SEO on-page, dove la prima riguarda le attività svolte fuori dalle singole pagine del sito web, mentre la SEO on-page è quella che lavora su di esse.
La SEO, quindi, si occupa di tutti questi aspetti, tecnici e non, al fine di ottimizzare le pagine del sito.
Prima di entrare più nel dettaglio di alcune fasi è necessario capire (o almeno tentare di farlo) come funzionano gli algoritmi alla base dei motori di ricerca.
Perché Google (e gli altri) posizionano più in alto un sito rispetto ad un altro per quella specifica ricerca?
Molto semplicemente perché i motori di ricerca considerano quel sito migliore per rispondere alle esigenze dell’utente che ha effettuato la ricerca.
Dove per migliore si intende pertinente, esaustivo, qualitativamente ben fatto, accessibile, sicuro e facilmente fruibile. Non proprio aspetti sempre presenti e scontati sulle pagine web.
Ecco, quindi, che entra in gioco la SEO.
Non basta, infatti, mettere online una pagina o un contenuto, ma bisogna che questo sia in linea con le ricerche di un potenziale target di riferimento (ricerca delle parole chiave, definizione del target di riferimento, eccetera) e realizzato in maniera qualitativamente alta.
In questo senso la SEO off-page si occupa dello studio delle keyword e della creazione di una rete di link in entrata (backlink) autorevoli capaci di aumentare la credibilità delle nostre pagine.
Perché il nostro contenuto dovrebbe essere migliore degli altri?
Perché c’è qualcuno di autorevole che lo consiglia inviando i propri lettori, tramite il link, a consultare quel contenuto.
La SEO on-page, invece, interviene sulle singole pagine.
Come?
Creando contenuti che siano di qualità, scritti bene e capaci di fornire le risposte a chi li consulta.
Ma non solo.
La navigazione su quella pagina, il caricamento della stessa, l’accesso alle altre risorse, la formattazione delle immagini e il layout sono tutti aspetti da tenere in considerazione.
L’utente - è sempre dalle sue esigenze che bisogna partire - trova subito ciò che cerca o si perde o si stufa in attesa di scrollare o attendere il caricamento di un’immagine?
Ecco, la SEO è tutto questo: un lavoro di miglioramento delle prestazioni tecniche del sito e di sviluppo di contenuti utili.
Cosa significa SEA
Search Engine Advertising.
L’introduzione sulla SERP non è stata casuale: non tutti i risultati che vediamo sui motori di ricerca sono organici (frutto della SEO), ce ne sono alcuni frutto delle sponsorizzate.
Ed è ciò di cui si occupa la SEA.
Anche qui è bene sgomberare il campo da un dubbio: non basta pagare per ottenere risultati.
Anzi, (troppo) spesso il problema non è nella mancanza di risorse, ma nella loro pessima gestione.
Motivo per cui avvalersi di una consulenza specializzata potrebbe non essere una cattiva idea.
La SEA, quindi, è innanzitutto un lavoro di analisi e ricerca di quelle che sono le keyword più cercate, migliori e coerenti con il prodotto/servizio che si vuole sponsorizzare.
Le campagne SEA devono quindi essere progettate prima di essere lanciate tramite (nel caso di Google) Google Ads, la piattaforma per l’acquisto degli spazi sponsorizzati (ogni motore di ricerca ne ha una) e la gestione delle campagne.
È un’attività complessa che deve valutare i costi e il ritorno previsto, le parole chiave su cui investire e il tipo di contenuto da proporre.
Ciascuno di questi aspetti gioca un ruolo determinante che non deve essere sottovalutato per non vanificare il lavoro svolto e l’investimento sostenuto.
Cosa significa SEM
Search Engine Marketing. O in parole più dirette: il connubio tra la SEO e la SEA.
Tutto qui?
Esatto. Tutto qui.
SEO e SEA: 2 facce della stessa medaglia
Possiamo concludere dicendo che la SEO e la SEA sono 2 affluenti dello stesso fiume: quello del marketing sui motori di ricerca, ovvero, la SEM.
L’obiettivo di un’azienda che vuole investire nel digital marketing è quello di essere visibile online agli utenti che effettuano una determinata ricerca.
Questo è possibile tanto con la SEO quanto con la SEA, ciascuna con la propria incidenza e potenzialità.
Un lavoro articolato che tiene conto di tutti i fattori, le variabili e le dinamiche in gioco, partendo sempre dal presupposto che l’obiettivo non è vendere qualcosa, ma soddisfare le esigenze di utenti che possono diventare potenziali clienti.
Siamo arrivati alla fine della nostra guida sulle differenze tra SEM, SEO E SEA, sigle molto simili tra loro che rischiano di generare confusione soprattutto per i non addetti ai lavori.
La scelta delle attività su cui puntare dipende dalle esigenze specifiche del tuo business, dai tuoi obiettivi di marketing e dal budget disponibile.
Tuttavia, integrare queste strategie in un piano di digital marketing completo può aiutare a raggiungere una presenza online più forte e a migliorare la visibilità del tuo Brand sui motori di ricerca, portando ad una crescita di brand equity e awareness online.
Se vuoi sapere come possiamo aiutarti, contattaci senza impegno; saremo felici di parlare con te!