DN Journal | Sviluppo Web

Il restyling di un sito web in 10 passi

Redazione DN

4 agosto 2022
Condividi
Restyling sito web

Quando programmare il restyling di un sito web? Come farlo nel modo più efficace? E, soprattutto, quali sono i motivi principali? Mera estetica o funzionalità? Le risposte le trovi qui.

Di un sito web siamo abituati a occuparci di 3 fasi: la creazione, l’inserimento di contenuti e il monitoraggio.

Eppure c’è una quarta attività che, sebbene meno frequente, è altrettanto indispensabile e da “calendarizzare”: parliamo del restyling del sito web.

Cambiare quando si ha qualcosa da correggere o comunicare

Il sito web non è un qualcosa di statico (al di là della distinzione tecnica con il sito dinamico), bensì una realtà che cambia nel corso del tempo.

Questo per una semplice ragione: il sito nasce in funzione di coloro che lo visiteranno.

Con il passare degli anni gli utenti cambiano, così come si modifica il loro modo di usufruire delle realtà digitali grazie anche alle evoluzioni tecnologiche.

I siti web di oggi non sono lontanamente paragonabili a quelli di 5 o 10 anni fa, e quelli che verranno saranno molto diversi da quelli che stiamo sviluppando in questi anni.

Ma in cosa consiste di preciso questo restyling?

Parliamo di un’attività di aggiornamento, frutto non di un cambiamento fine a sé stesso, ma dell’esigenza di correggere errori che sono emersi nel corso del tempo o di effettuare modifiche in sintonia con gli obiettivi di business e il mercato in cui si opera.

Lo scopo del restyling, infatti, non è solamente estetico, anzi; permette di raggiungere due obiettivi fondamentali.

Il primo è quello di integrare tecnologie più recenti e quindi più performanti; il secondo è invece il miglioramento della user experience, per mettere a disposizione dell’utente un sito responsive e più facilmente fruibile.

Si tratta di un’attività che non ha scadenze fisse, ma che è doveroso prendere regolarmente in considerazione. Vediamo insieme i 10 step da attenzionare per effettuare il restyling di un sito web.

#1 Pensa al brand

Il punto di partenza di ogni attività di restyling è concentrarsi sul brand, effettuando un’analisi approfondita della sua presenza online, anche in relazione al mercato e ai competitor.

Il sito, infatti, è espressione dei valori e della mission dell’azienda e qualsiasi attività di aggiornamento deve essere orientata a perseguire questi obiettivi.

Nel corso degli anni, l’azienda potrebbe aver mutato i suoi valori, essere stata oggetto di una fusione, aver cambiato i dirigenti o ampliato il suo business, tutti elementi che determinano un cambiamento nella comunicazione e, di conseguenza, anche del sito.

Allo stesso modo, può essersi evoluto il mercato (o la nicchie) in cui l’azienda opera e, con esso, le esigenze e le caratteristiche della target audience a cui si rivolge.

#2 Conduci una Website Audit

Scopo della Website Audit è rispondere alle seguenti domande:

In che condizioni è il sito web? Come migliorarlo e renderlo più performante?

Tramite un team di professionisti, che si avvale di strumenti di analisi e misurazione delle performance di tutta la struttura del sito, si possono comprendere errori, criticità, lacune e aspetti sui quali intervenire.

In questo senso il restyling è un’attività che va a rispondere alle cause per cui il sito:

  • Non si posiziona sui motori di ricerca;
  • Ha una grafica obsoleta;
  • Non è ottimizzato per il mobile;
  • Non rispetta le norme sul GDPR;
  • Ha un CMS inadeguato;
  • Presenta altri problemi emersi dall’uso e dal monitoraggio quotidiano.

#3 Pensa a obiettivi SMART

Il restyling deve sempre essere S.M.A.R.T., ovvero avere obiettivi Specifici, Misurabili, Accessibili, Rilevanti e Tempestivi.

Perché si sta mettendo mano al sito? Per aggiornare la grafica? Per risolvere degli errori strutturali?

Maggiore è la specificità, migliore sarà l’efficacia del restyling.

Inoltre, gli obiettivi devono essere misurabili e quantificabili. Il sito non deve essere solo bello (de gustibus non est disputandum, dicevano i latini), ma portare risultati che possano essere misurati, analizzati e confrontati.

L’obiettivo mirato all’accessibilità è quello finalizzato a migliorare sempre più il modo con cui le persone usufruiscono dei contenuti presenti sul sito web.

Questo perché il sito (così come ogni attività digitale) deve essere pensato per le persone e i loro bisogni, non per gli algoritmi, il numero di like, visualizzazioni o altre metriche.

Allo stesso tempo gli obiettivi devono essere utili, rilevanti e capaci di fare la differenza. Il restyling deve rappresentare una sorta di prima e dopo da considerare imprescindibile nel processo di crescita del brand.

Infine, ma non meno importante, la tempestività.

Ci sono interventi a breve, medio e lungo termine e sono tutti importanti, ma troppo spesso il procrastinare la verifica degli obiettivi è una scusa per nasconderne il fallimento.

Meglio dare rilevanza a obiettivi che facciano subito la differenza, in modo da ottimizzare le capacità d’azione del restyling.

#4 Progetta una Sitemap

Progettazione sitemap

Se è vero che il sito web è pensato per le persone, è vero pure che anche i motori di ricerca (Google in primis) devono potervi interagire.

Ecco perché è fondamentale definire una struttura che consenta al motore di ricerca di conoscere com’è fatto il sito web, quali sono gli URL presenti e qual è la loro rilevanza.

La Sitemap risponde proprio a questa esigenza e deve essere uno dei primi elementi tecnici per lo sviluppo del restyling, in quanto è essenziale per comunicare al motore di ricerca quali sono le risorse disponibili e dove poterle trovare per proporle agli utenti che le cercano.

In questa fase è fondamentale il coinvolgimento di un esperto SEO in grado di valutare ed eliminare la presenza di eventuali criticità, che possono diventare un ostacolo per il posizionamento e le prestazioni organiche del sito.

#5 Traccia i percorsi degli utenti e le CTA

Come si comportano le persone una volta che arrivano sul tuo sito?

Quali pagine creano più visualizzazioni? Cosa colpisce la loro attenzione? Cosa invece rallenta il processo di conversione?

Questi sono solo alcuni degli elementi essenziali da conoscere per migliorare l'usabilità del sito e le sue performance in termini di conversioni.

Tramite appositi tool è possibile tracciare i percorsi degli utenti nel sito e individuare eventuali pain point da correggere in ottica di offrire un’esperienza di navigazione appagante.

#6 Fai attenzione alla navigazione

Parliamo di usabilità e di siti web user-friendly.

Nonostante siano espressioni ampiamente diffuse, molti siti non tengono conto di come le persone utilizzano e si muovono al loro interno.

Troppo spesso i progetti digitali sono sviluppati aprioristicamente senza ragionare di come il sito impatti sulle persone.

Proprio per questo occorre valutare 3 aspetti:

  1. I tempi di caricamento delle pagine;
  2. La facilità di lettura dei contenuti;
  3. Il numero di clic necessari per raggiungere una risorsa e tutto quello che, una volta aperta una pagina web, influisce sull’esperienza e le impressioni dell’utente.

Non si tratta di un mero lavoro tecnico, ma anchepsicologico” e finalizzato a capire come le persone interagiscono con ciascuna delle pagine web.

Queste attività, all’interno di un team strutturato e verticale, fanno capo all’area definita UI/UX Design, che si occupa rispettivamente di user experience che la user interface, aspetti fondamentali per assicurare agli utenti un’esperienza di navigazione gradevole e intuitiva.

#7 Crea nuovo contenuto

Nuovi contenuti o contenuti nuovi?

Il restyling di un sito web deve mirare a produrre risorse in linea con i cambiamenti che si stanno realizzando e la target audience a cui si rivolge.

Troppo spesso, siti tecnicamente impeccabili sono poveri di contenuti, non tanto dal punto di vista numerico ma qualitativo.

L’obiettivo di chi si occupa di siti web è quello di realizzare, proporre e condividere contenuti che siano originali e unici, ma soprattutto utili per gli utenti.

Come definire cosa è davvero utile per la target audience? Ascoltandola, innanzitutto, e analizzando mercato e competitor (vedi punto #1).

#8 Pensa alla ricerca e ai social

Capire cosa vogliono gli utenti è proprio la chiave di volta per sviluppare siti performanti in grado di emergere nel web.

E se fossero loro stessi a suggerire cosa hanno interesse a trovare sui nostri siti?

Ecco perché il restyling del sito deve prevedere l’integrazione di un motore di ricerca interno che sia visibile, funzionante e semplice da usare.

Quanto scritto dagli utenti in questa barra di ricerca - che stiano cercando un tema su un blog, un prodotto su un e-commerce o una notizia sul sito di un magazine - è monitorato e rappresenta una fonte di informazioni preziosissime per capire come fare per soddisfare queste ricerche in ottica di continua ottimizzazione del sito.

Parallelamente, è doveroso prevedere l’integrazione con i profili social dell’azienda.

Si tratta di strumenti differenti, certo, ma che rappresentano vie di comunicazione dello stesso brand.

E il sito non deve essere svincolato dai social (e viceversa); quindi è bene valutare la possibilità di condividere i contenuti e l’indicazione delle pagine social sulle quali seguire l’azienda.

#9 Considera l'accessibilità

Un aspetto cruciale da tenere in considerazione in ogni attività di aggiornamento e miglioramento di un sito web è quello legato alla sua accessibilità.

Non si tratta altro che della capacità del sito di essere usufruito dalle persone con disabilità.

Le disabilità, sia motorie che cognitive, così come i disturbi alla vista e all’udito, possono infatti compromettere il modo con cui le persone diversamente abili usufruiscono delle risorse digitali.

L’accessibilità, più che un insieme di accorgimenti tecnici, è innanzitutto una questione culturale troppo spesso ignorata.

#10 Segui una roadmap

Naturalmente, il lavoro di restyling richiede tempo e diverse competenze.

Del resto, è un lavoro trasversale che, per risultare vincente, deve partire da un’analisi approfondita del mercato e dei competitor ed essere affidato a un team di professionisti che lavori in maniera coordinata.

È necessario quindi predisporre un piano d’azione per definire tempi, scadenze e competenze, in modo che ciascuno possa operare autonomamente e sinergicamente avendo una visione d’insieme sull’evoluzione del progetto.

Il successo arriva da una buona organizzazione e, specialmente negli interventi di restyling più complessi, nulla va lasciato al caso ma programmato e calendarizzato, in modo da ottimizzare il lavoro e rispettare le scadenze fissate.

Se pensi che il tuo sito abbia bisogno di un restyling, oppure vuoi crearne uno, scopri tutti i nostri servizi di Web Design oppure contattaci senza impegno; saremo felici di parlare con te!

Pittogramma DN By Redazione DN

Condividi

Il nostro magazine

DN journal

leggi tutte le news

Non perderti i nostri aggiornamenti!

Iscriviti alla newsletter per ricevere i migliori contenuti e le novità più importanti.

* Campi obbligatori

Per favore, ricontrolla i campi
Grazie per la tua iscrizione!
Contattaci Contattaci